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Pubblicata il 18/09/2004
Nel mio futuro
immaginario
vedo
case distrutte,
vento gelido,
nebbia
che sfalda
le pareti
di una inutile casa..
sono da solo
che cammino,
in mezzo alla
neve per terra
che ormai
sa solo di fango,
in mezzo
alle lamiere
di vecchi
mezzi
usati
da chissa chi
per andare
chissa dove..
qualche ramo
d' albero spezzato
mi lacera,
dentro e fuori.
Incontro un mio
simile,
ormai ubriaco,
ci lanciamo
uno sguardo
d' intesa
e poi guardiamo
il cielo.
Il sole nero,
che ci illumina con i suoi
raggi freddi,
ci guarda con
la sua solita
indifferenza.

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