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Pubblicata il 13/08/2004
Questa giornata è arida, che pure
scende dal cielo la rabbia di lacrime
versate in fretta, a liberare azzurra
bugia tra breve della breve gioia

di solitudini d'agosto; attendo
te per il poco che in te spero, a lunghi
tranci d'inferno, nostalgia infinita
di sole, fuoco, fiamme, amore e cuore,

attendo te, più oramai che profumo
di carne e sangue ricordo, e rimpianto,
te, donna e tutto, te, e con te ogni donna
attendo invano, e muoio del mio eterno

chiedermi se saprò morire; e darle,
e darti la mia morte come un sogno
e un segno tra le orme dei tuoi passi
svelti e leggeri di grazia lontana.
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