Disperso sulle rive
d'un verde fiume stanco,
mi ritrovo,
perdendo la concezione
del nuovo;
attraverso l'oscurità
dei fusti secolari,
assaporo linfe amare
e allucinanti schiene di rospi:
ma la mia sete non si è ancora placata.
Salgo su pendii
e aumentano le rocce,
attorno a me,
scompare l'erba
sempre meno fresca...
mi manca l'ossigeno.
Disperso sulle rive,
tra rovi incarnati
nella pelle
e polposo muschio rosso,
riecheggiano i raggi taglienti
del sole.
tra i denti
l'aria si fa più pesante
e lascia uscire
il visivo spettro
della mia anima infantile.
Ora capitombolo
su cadute arcaiche,
cercando la morte
ed esilarante
silenzio mi dissocia dalla realtà:
ma la mia sete non si è ancora placata
ne forse lo sarà mai...
su queste rive.