Io non ho piume per tentare un volo,
io non ho zolle dove posar pensiero,
io non ho stagioni per adagiar lo sguardo
verso orizzonti dove so’ che non mi vedo.

Ho le mie speranze ,quelle si’, che vegliano sovrane
sopra quei tetti ove albergan gatti,
ho le mie risultanze della vita
che spero mai risulteranno vane:

Forse ho anche te, presumo,
ma da cosi’ lontano;
ricordo tutto di cio’ che in noi e’ avvenuto
e tanto mi assale il gusto del profumo
di quei ricordi dentro di te’ sopiti.

E dei i miei oggi, pero’ sempre piu’ intristiti,
vivendo le risultanze di un domani
dove ci inconteremo ,forse,
e le tue mani
formerebbero congiunzione per la vita
quella per cui ancora non muoio:

e qui si invita
tutta la responsabilita’ d’una gestione
voluta con tremendo orgoglio,
quando tu sai che dietro un’emozione
stai pronto e attento a solo cio’ che voglio,
per far si che mai sia affievolito
qualcosa che non abbia invito
al grande gesto che la vita da’:

quello di stabilire con certezza
l’esatta ora della felicita’.

Volesse Iddio che fosse anche la tua
Io sono qui che aspetto:
e nell’attesa
si affonda tutta l’emozione di quel dove
saresti mia, e non vi sarebber prove
a testimoniar l’assenza
da te voluta,

ma con la mia presenza,
in questi lunghi tratti della vita,
esisto in te:

gioca la tua partita
ed io da una fessura del mio cuore
aspetto ancora,
e ti sia consolatore
il fatto che giammai ebbi possanza
d’una giustizia che per me non vale
in questa lunga assenza
da te:

mai scorderei il tuo volto ed il tuo sorriso
mai griderei che sono stato inviso
da sogni e non realta’,che invece e’ mia:
e nel laudare tutta la malinconia
io ti poseggo oggi ’ con immensa forza
quella che dimostrar ti voglio,
e che non sforza
alcun mio sentimentalismo
in quanto so’ che tra un tempo ed altro tempo
io ci saro’:

e quindi attendo
solo e silente:

Aspetto che la tua voce possa dir:

“ho ucciso tutto: ho eliminato gli ieri,
vieni,son pronta, e dentro i miei pensieri
ora c’e’ fiducia,gioia , anche speranza
ch’io possa configurarmi in quella stanza
del cuore tuo,
dove da tanto attendi
ed ora arrivo:

finiranno i tuoi stenti,
finiranno i miei di’ sempre da solo
son li’ con te e quindi ti consolo
col mio venirti incontro
sappi capir che cio’ che al fine io voglio
e’ fare trionfare il mio ed il tuo orgoglio!”

E qui addormento i sensi e le emozioni
e spero solo che le mie convinzioni
trovino sposa in te:

E nell’attesa
aspetto albe ,
dopo notti insonni:
,
lungo e’ il tempo della vita
breve quello della felicita’,

ma se in questa mia partita
avessi scelto bene i concorrenti,
potrei dire che il tempo che ho atteso,
era quello giusto:

e quindi ,negli eventi
che hanno finito per darci il risultato,
era esatto che al fin io fossi stato,
solo un giocatore, ma leale:

e se quanto affermo ha un suo giusto valore,
so’ di aver tentato la partita
senza mai barare,
ma usando le regole vere della vita.


23/12/2003


federi’















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