PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/06/2004
Dove sotto gli ulivi
mani forti
come la fame
hanno messo
contro il mare
i sassi,
a colorare di grigio
il declivio
e nelle piccole piane
tra cespugli d’euforbia e mirto
filava il viottolo usato,

ora dalla frana cola
il sangue della terra
sulle radici strappate
dei pini stesi verso il mare.

E sul viaggio sospeso
della pietra infranta
e del tempo perduto

riprende timoroso
il cammino nuovo
per l’antica spiaggia
dove ancora il mare
riposa all’ombra della sera.




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Fare parlare le cose con la voce della propria percezione è, penso, il fondamento della poesia.
Tu in questi versi a mio parere ci sei riuscito appieno, complimenti, il questi versi emerge anche la padronanaza che hai della scrittura.
A presto leggerti ancora.
Zordoz

il 30/06/2004 alle 08:58

Grazie!
Un saluto. Giorgio.

il 30/06/2004 alle 21:50

Bellissima fragranti rivivono i colori della mia estate migliore Assaporando il mirto il mare incontaminato E affiorano così le immagini!!!!

il 21/01/2016 alle 10:34