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Pubblicata il 01/06/2004
La pelle ti profumava d'innocenza
quando imparasti ad allacciarti le scarpe
i morbidi ricci ti ricadevano sulle guance
paffute di speranze

volevi cercare un fiore
in mezzo ad un campo di cicale
e su sentieri scoscesi
a passi incerti camminavi

tua madre
amava Parigi
e la notte

tuo padre
il paesello
e il giorno

E fu lui ad accompagnarti
il primo giorno di scuola
ma nessuno in fin dei conti
di te si occupava

ché quando infuriavano le tempeste
ti nascondesti nell'angolo più remoto della casa
il buio ti faceva paura
e aspettavi che la pioggia cessasse

solo quando la luce riprese il suo spazio
alzavi le braccia e ballavi
agli applausi
di due genitori immaginari


e ora che sei cresciuta
tra grilli e cicale
ti domando se hai trovato
il fiore che cercavi?


OLIMPIA
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