cadde tramonto, un giorno sgambettava dietro le memorie più chine,con le mani nascondevo paure e semtimenti mentre arrivava un nuovo sapore tra i monti immaginari delle mie vendette, la vita mostrava un paio di polsi tremanti di vittime candide sanguinanti in pianto il perdono, ma al posto di dio sarei rimasto fradicio di rimorsi, e correndo in compagnia di polvere densa, attraversai mari prigionieri,osservai i vortici: un tramonto stupendo.