PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/03/2004

Ho scorto l'alba
Che stende le ciglia sui sogni
E dalle sue fessure
Ho spiato la vita.
Non era la mia.

E c'era una donna
Dai lunghi capelli
Che pettinava le ore
E un fabbro
Che modellava il tempo
Piegando i suoi nodi

Sul tavolo un lume
E due scodelle
Piene di ortiche
E di fiori.


OLIMPIA
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Poesia di grande impatto visivo, che alimenta in crescendo una poetica visionaria e felice, senza drammi, ma con stupore. La tua originalità risiede nei due elementi della visione della vita, reale, che trasponi con efficacia nella visione fiabesca, romantica e dolce. Le metafore sono stupende e tu attraverso di esse vuoi rappresentare il bello della vita. Poi c'è un richiamo a una vita che si vede, "ma non era la mia", senza dubbio inciso brillante per non personalizzare la poesia ed essere spettatrice e narratrice dello stupore. Comunque, ti mando un verso te lo meriti: Da me, nella notte, è partorito un bambino, e si chiama tutt'oggi il cuore!

il 01/03/2004 alle 22:04

quelle ciglia che sbattono lacrime come ali di farfalla...quella donna che si piega su un cuore pieno di ortiche e chiodi..mi hanno molto emozionata
Grazie
LUna

il 02/03/2004 alle 10:41

Grazie a tutte e tre. Siete stupendi.

Un abbraccio!
Olimpia

il 02/03/2004 alle 13:00