PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/11/2003
Venivo dal mare.
M’ero fermato ad ascoltare le onde: un rumore lento che portava a sperdersi la mente.
E l’ombra ormai m’era davanti, là verso Bocca di Magra.
Trovai Elena appoggiata al davanzale a guardare la sera.
Di là dalla finestra il sole rotolava giù dal promontorio di Punta Bianca a spengersi nel mare.
La ragazza, scalza, con i piedi piegati sulle punte, tendeva le gambe nude contro il bianco del muro.
Ed i polpacci tesi allungavano le cosce a stagliare sotto la veste colline d’arancione.
Cangiavano al rosa le Apuane.
Mi chiamò vicino. Serena, diafana, bella.
Passavo le mie dita dentro i suoi capelli corti, dritti, scuri ad accarezzare i pensieri.
Nell’incontro dello sguardo s’avvampò nel viso.
Mi sentivo dentro la nebbia del suo respiro.
Poi la spinsi nel volo d’una altalena dentro l’azzurro.
Era colore nell’aria.
Dovevo baciarla per respirare ancora.
O avrei spento i colori.
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Alessandra, ti ringrazio ancora una volta per il tuo bel commento. Ho cercato di leggere qualcuna delle tue poesie, ma oggi non si riesce a muoversi nel sito, vedrò di farlo in giorni ed orari meno affollati.
Mi piacerebbe sapere se tu hai scritto qualche poesia o racconto su Arcola e sulla Val di Magra. Se si, mi piacerebbe aver modo di leggerle.
Un saluto Giorgio.

il 23/11/2003 alle 19:21

Ti ringrazio veramente per il tempo che hai voluto dedicarmi. Un saluto Giorgio.

il 02/12/2003 alle 23:25

Dolcezza d'un momento ben figurata rappresentata nell'arcobaleno come pittore fa con i suoi colori

il 21/01/2016 alle 10:39