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Utente eliminato
Pubblicata il 10/11/2003
Chissà se l’hai sfiorata
quella Luna rossa di vergogna
mentre volavi libero dal
cemento che t’ ha ucciso.
Chissà se l’hai sentito abbaiare
quel cane che annusava
il tuo odore giovane schiacciato
da una Morte senza nazionalità.
Chissà se chi ti prometteva
il pane ha alzato gli occhi al cielo,
stanotte, e ha visto l’astro dei Poeti
inghiottito dal buio che t’ha avvolto.
Chissà se tornerà Superba questa
città ferita dalla fretta di ritrovare
antichi fasti sulla pelle di chi
suda e muore senza sapere perché.


Genova, sabato 8 novembre 2003, ore 8.30 crolla il Museo del Mare e della navigazione, in costruzione: muore giovane operaio albanese di trent’anni, ritrovato dopo 19 ore dal crollo.


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Leggendo i tuoi versi vengono alla mente mille tragedie che sembra arrivino portate dai gommoni, ma che invece sono stanziali nei nostri cantieri e nei posti di lavoro della nostra beneamata " 7.ma potenza economica, mi torna alla mente uno per tutti il muratore/ingegnere bruciato con la benziana dal suo "datore di lavoro" per dargli una lezione...
Sarà la globalizzazione del raccapriccio.....
ciao
Sergio

il 10/11/2003 alle 09:05

Lo sapevo che saresti uscita con una denuncia
nonostante la fretta che hai in questi giorni, non potevi non fermarti col cuore strozzato a scrivere i tuoi versi
ti bacio piccola mia
Kat

il 10/11/2003 alle 09:14

qui si legge tutta la tua sensibilità e ogni battito del tuo cuore......è splendida questa dedica a un volto sconosciuto, un nome straniero senza più vita......
Brava Ale....
Un bacio e un forte abbraccio
Mary

il 10/11/2003 alle 10:30

mi soffermo intenerita da questa tua splendida lirica...un po anche perchè si parla della città che mi ospita da tanti anni... e soprattutto per l'albanese mio "fratello".
Grazie Ale!
ac

il 10/11/2003 alle 11:18

Una poesia che tocca il cuore di tutti noi. Altre parole non credo che servano. Ti mando un enorme bacione, poetessa dal cuore grande e sensibile.
Michele

il 10/11/2003 alle 12:29

queste eclissi, dolce Pippinella gravano su ogni cuore ,in ogni posto della nostra patria..si dice, si, fa..ma non si riesce mai a dare dignita' e sicurezza di lavoro a moltissimi di noi, e di "loro"..emigranti come i nostri avi lo sono stati..
Ti abbraccio forte..
LUna

il 10/11/2003 alle 15:03

chissa' perche' il mio pensiero e' arrivato a te...
e sapevo che avrei letto queste righe,non possiamo che dedicargli un saluto caldo come se fosse nostro amico...
non possiamo fare altro purtroppo...
un bacio a te

il 10/11/2003 alle 17:19

forse era sporco di sangue il colore della luna l'altra notte...sei come al solito di esempio per tutti noi per la sensibilità e delicatezza, tolleranza e giustizia...e che il mare si porti via l'oltraggio di quella giovane vita...ti abbraccio forte...cricri

il 10/11/2003 alle 22:02

Molto amara che rispecchia profondamente quel sentimento di disperazione per una morte avvenuta in modo crudele.
Bellissimi gli accostamenti alla luna ...
Un sorriso

il 10/11/2003 alle 22:36

Una poesia che rappresenta un omaggio molto sentito a questo giovane e a tutti quelli che ogni anno cadono sul lavoro. Mi associo al tuo nobile pensiero, Carmen

il 11/11/2003 alle 08:14