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Pubblicata il 08/11/2003
E’ un compito difficile la vita quando anche il mare
più calmo è il gorgo d’un abisso.
Gridi aiuto e cerchi una carezza per andare oltre la vertigine.
Ma nessuno s’accorge. O il grido t’è rimasto dentro.

All’improvviso s’è interrotta la comunicazione, la tua.
Sono sempre brevi i messaggi d’addio.
Specie quando un dolore forte ti rimbomba in testa.
E hai paura che se passa ti porta via il coraggio.

Questa mattina falliti ascoltatori hanno ritrovato appeso ad un ramo
solo pensieri rimasti senza parole, ed un fiore spezzato.

Con le tue mani te ne sei andato nel silenzio, strozzato.
Ma col rumore d’una fucilata nel petto di chi è rimasto.

Col nodo si scioglie l’Amore
negli occhi spalancati
di chi troppo ha sofferto.




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Oddio...questa poesia è tremenda....è talmente vera da far tremare...trasuda dolore da ogni parola.......è fredda e spietata....ma specchio di una realtà troppo spesso rifiutata...
Un caro saluto e un sorriso...
Mary

il 08/11/2003 alle 23:10

Sarebbe bello riuscire sempre nella vita ad essere disponibili verso chi è in difficoltà.
Ti ringrazio per il commento

il 09/11/2003 alle 18:44

Molto bella sintomo oltremodo dei tempi e non solo Mi è piaciuto il contrappunto dato dalle mani al cappio e la fucilata nel petto bravo!!!

il 21/01/2016 alle 10:43

profondamente toccante....lascia un senso di angoscia e d'impotenza....Gabriela.

il 26/01/2016 alle 20:16