PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/12/2001

Eppure si sapeva
che dovevi partire,
ed ora scritte con dolore
le ultime pagine
te ne sei andata;

ti siamo stati vicini,
ma qualsiasi cosa
avremo fatto tu
saresti stata contenta
lo stesso.

Se tI sentivi
abbandonata
brontolavi si,
ma mai hai
serbato rancore;

le tue richieste,
le tua paure,
come amplificavano
i nostri egoismi!

Eccoli ora
i giorni del pianto,
della tristezza,
dei ricordi;

quest’azzurro
d’inverno
mi fa tremare
l’anima.

Quanto freddo nell’aria,
che inutili giornate di sole,
di questo sole di gennaio
così sfacciato, così ricco,
così senza cuore.

Cerco il grigio tepore
delle nubi,
cerco il riparo
della malinconia,

Provo a passare
le tue lunghe giornate,
e vinto dalla febbre
divenuta amica piacevole
aspetto
il buio della notte;

vorrei addddormentarmi
nel tuo ricordo,
alzo il telefono,
è inutile,
lo riabbasso,
tu non rispondi più.

Non c’è più
il pensiero
della vecchietta sola;
ora tutti via
veloci
sempre più
disponibili per i figli;
in fondo
la vecchietta
non era così importante.

Ma quanto siamo
più poveri!!

e poi la ruota continua a girare
uno ad uno ci mettiamo in fila
tra poco saremo noi...
i vecchi.


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