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Utente eliminato
Pubblicata il 30/10/2003

LCDIV°

Lento frantumarsi
di ferruginosi parapetti
sul vuoto precipizio
dell’incertezza,
evidenziano,
nel palmo della mano,
crepe riarse
di rosso mattone.
L’azione studiata,
travolta
dallo sfascio dei sensi,
impazzita
sorrisa emozione,
ritenta
traguardi e prigioni
con angeli e sesso.
Sonnecchia maligna,
insolente rivincita
su i tuoi seni caduti,
nell’impossibile sostare
tra l’inizio e la fine.


XXXI°

Racconto,
labile ricordo,
le vesti fruscianti
dipinte nei campi
colmi di braccia.
Voci sovrapposte,
rotolavano dalle scale
di una casa
bianca di calce,
sino
a confondersi
con l’arrugginito cigolio,
del secchio
tuffato
nel buio del pozzo.

XXIX°

Avanzi d’eco,
dimenticati
su i sedili
d’un giardino
d’altri tempi,
penetrano
abiti lisi
di anziani
affacciati all’orizzonte.
I dialoghi,
forse fruscii
costretti,
in una stanza
a più letti,
graffiano pareti
tutte uguali
e tutte bianche,
interrogando
un’umanità
smarrita nei millenni.


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...un'inchino ai tuoi
versi...incantata!!
..saluto in punta di piedi..

il 30/10/2003 alle 21:26