Regge il poeta assai troppi fardelli
e da mane fino all'aureo tramonto,
anche quando incanutiti ha i capelli,
cinici benpensanti gli chiedono il conto
dei suoi versi troppo passionali,
dell'esagerazione sua nell'amore,
nella rabbia, nel biasimo, nel rancore,
dell'assenza di idee razionali.
Ma imperterrito non lo turban gli scherni
e assopito, inondato dal canto,
egli va dagl' Inferni agl' Inferni,
del suo dolor se ne fa un vanto,
perché dolce è alla fine il verdetto
a chi in vita ha assai sopportato
quando, non più avverso il Fato,
servo sarà dell'Uno Perfetto