PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/10/2003
Vite divelte
da uragano d’acqua,
orde di fango
dissolvono
tracce di vita.

Paura
disperazione
orrore
sul viso d’una madre
d'un bimbo mai nato.

Spala
il regista
ricordi.

Risuscita il dolore
ma sparita è la colpa,
insegue fantasmi
il rimorso.

Solo
dal fango
trasuda
il lievito
avvelenato
di Caino.
  • Attualmente 0/5 meriti.
0,0/5 meriti (0 voti)

Queste tue parole spero abbiano la capacità di non fare tacere il ricordo che è monito e che è accusa
e dolore e insegnamento e solidarietà di quanti direttamente o indirettamente hanno vissuto quella tragedia che non è sepolta dal fango, non ancora e spero MAI !
Un apprezzamento particolare per questa tuoi versi che elevano la poesia a valore civile !!

Sergio

il 10/10/2003 alle 10:17

Questi versi sono uno splendido omaggio alle vittime innocenti di quel disastro.

il 10/10/2003 alle 12:27

solo
dal fango
trasuda
il lievito
avvelenato
di Caino.

l'uomo e' lupo a se stesso.
LUna

il 10/10/2003 alle 17:54

Lo spero tanto anch'io, hai ragione quando dici che il ricordo di quanto è accaduto deve essere insegnamento affinchè simili tragedie non abbiano più a ripetersi!
Un saluto Giorgio.

il 08/11/2003 alle 19:36

E' vero quello che tu dici: l'uomo è lupo a se stesso.
Ciao Giorgio.

il 08/11/2003 alle 19:38

Ti ringrazio per il commento. Speriamo davvero che queste cose non abbiano più ad accadere!
Ciao Giorgio.

il 08/11/2003 alle 19:39