PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/09/2003
"Amica mia, vuoi che t'esprima
in cosa io trovo diletto?
Non certo in orgasmi da letto
od in altra mia voglia opima.

Io trovo diletto nel verso
del quale ne studio la rima,
che scrivo col lapis, a quartina,
tracciando il mio universo.

Per questo mi pensi diverso
e, forse, più bravo degli altri?!
Perchè ti stupisco con scaltri
verseggi in cui sono riverso?!

Non sono diverso! Io sono
soltanto un uomo qualunque
che cerca, in rime consunte,
rifugio e mesto abbandono.

E vado trovando un rifugio
nei versi di un' altra poesia:
l'ennesima dolce bugia
che scrivo per me, senz'indugio.

Sol questo mi rende più vile
degli altri, e più menzognero
perchè, con inganni, straniero
mi faccio, da un reale ostile.

E credimi! Soltanto in questo
la vita mia or si condensa:
in una fandonia che, immensa,
io scrivo, rimando, s'un testo.

Amica, stai pure sicura:
io sono il più vile del mondo!
Scrivendo poesie mi nascondo
dal vivere, perchè ne ho paura!
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

MI porta a riflettere... la tua poesia...una sequanza di considerazioni..che evocano , forse, un mal di vivere..e denuncia..una dose .....di orgoglio..che limita il vivere militante...
Un caro saluto
marcella

il 21/09/2003 alle 00:16