Racconterò che ai limiti del giorno
ho conosciuto una mattina chiara
capace d'irradiare tutt'intorno
una fascia di luce meno avara...
Racconterò di quell'immediatezza
di consensi allo sguardo che ti volle..
I brevi giochi prima dell'ebbrezza
che ci ravvolse dentro "l'ora folle"..
Il tuo modo di ridere e baciare,
il tuo aderire nuda alla mia pelle,
come chi viva solo per sognare
e all'abisso del tempo sia ribelle..
Tutto racconterò, con un giulivo
senso di mal celata vanità,
e quasi a vanto d'essere più vivo
preciserò la mia e la tua età...
(la mia età che varcato ha già il traguardo
del "mezzo del cammin di nostra vita",
e la tua età con chiuso nello sguardo
la ventesima estate rifiorita.)
Ma ti assicuro che la bocca mia,
dopo avere narrato il quando e il come,
tacerà alla curiosa compagnia
un ultimo segreto: il tuo bel nome...