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Utente eliminato
Pubblicata il 17/08/2003
Ho scritto t'amo
ma non lo leggerai,
il salice piangente
e' piu' verde che mai,
e l'edera raccoglie
i pensieri della mente,
che al cielo la propendono
ma non lo tocca mai!
Ho scritto t'amo
ma non lo pronunciai,
nel mio cassetto aperto
c'e' deposto un libro bianco.
Avrei voluto possederti,
con le mie mani bianche
deposte sui tuoi fianchi,
e stringere i tuoi seni
rosa, morbidi e acerbi,
deposti come perle
a baciare la mia pelle.
E tuoi mille capelli,
fluenti sulla spalle,
in cui io nascondevo
le mie lacrime di gioia.
Sogno nel sonno
le mie carnali voglie,
strappavo i bianchi fogli
come fossero dei tarli.
Ho scritto t'amo
mille volte,
ma il vento cancellava:
non voleva,
soddisfare le mie voglie.
Non so se era lussuria
o forse dolce amore:
io non conobbi mai
il tuo vero nome,
ne' tu mi rivedrai
nei meriggi estivi e caldi,
sotto quel glicine a
mirarti.
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Guglielmo Da Occam




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