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Utente eliminato
Pubblicata il 25/07/2003
Pietre su pietre
su pietre,
la mia solitudine
aveva il tuo volto,
e dietro quel volto
il sole.
Era l'amore che andava:
non attesi che l'onda
di cielo,
che mi baciava le labbra
come l' azzurra acqua
del mare.
Rimasi tra i cedri
e le mille zanzare
di un estate ormai nota.
Eri una musa e
non potevi tornare,
la tua melodia
ancora sento intonare,
nelle vuote caverne
nelle siepi verdi e scure,
sulle brune scogliere
di polvere e sale.
E quando tra rocce
che sfioran le nubi,
l'eco dolce del canto
mi viene a sfiorare,
allargo le braccia
per poterti toccare:
come il naufrago la riva
piango di gioia
ma rido, oddio folle,
di vivido amore
che nei ricordi sublima,
fino a diventare immortale.



Occam
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Di Bellezza struggente,
e' questa poesia
mi sento un fanciullo
di fronte a voi.....anche per te è inutile dirti che sta poesia ci sta dentro come un gatto delle nevi con le ciabattine infradito....mitico Occam...ciao Fra.

il 25/07/2003 alle 15:40
Jul

Tu sembri aver dormito sulla pietra bianca in mezzo al popoli dei sogni.
(Filopatride, XXI)

il 25/07/2003 alle 15:47

visitando i paesaggi che crei mi sento una turista che sfiora le nubi, una naufraga della bellezza, mi aggrappo ad un voto.
foolmoon

il 26/07/2003 alle 04:15