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Pubblicata il 21/07/2003
Sei come il soffio nel cielo del vento
azzurro tenue di una goccia mite
d'estate, lento mormorio che bevo
dell'improvvisa pietà di tiranno

del sole crudo di luglio in un sorso
di pace, e so che non sarà quel vento
domani e il sole, e la magia d'azzurro
nei grigi inverni, o una pietà di neve.

Sei come il tempo breve di un amore
che non sarà mai nato, goccia muta
di paradiso lontana, tu, bella
di tutto quanto nei miei occhi è cielo

e sole e mare, e se ti vedrò un giorno
ti avrò già persa, come nella notte
chi attende il soffio della luce prima
chiara dell'alba, e vede, e perde il giorno.
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Che bel gioco parlare dell'alba come di un sentimento sfuggente, di un'attesa tanto desiderata e svanita in un'attimo. Sono d'accordo su ciò che si prova. Un caro saluto StellaMarina

il 22/07/2003 alle 00:26

Anche questa la trovo bellissima ... mi piace il tuo stile
Ciao
Cristiana

il 25/07/2003 alle 00:10