domani domani domani domani domani domani domani a che cazzo serve questo domani inutile come l'oggi e il ieri dormici sopra che domani vivrai di nuovo magari sarà un altro mondo e quel domani scalza la candela dal comodino versandoci sopra il miele ke addolcisce la luce e festeggia con me il prosequio del viaggio
una altra tappa l'ho lasciata alle spalle e dietro le colline le montagne i sacoli e i tramonti ke un giorno cesseranno racchiusi e spenti da un un'vuoto
ke nn ha bisogno d pause per essere ingoiato
e forse anchio m sono perso e dietro la nebbia
ke scaltra giace in una notte d'ottobre sotto il ponte in cui un trono m'aspetta seduto li c'è un gatto spellato ke nn ha desideri se non moire per lasciarlo a me
ma nn potrà vivere da alrte parti
nn potrà vivere li
però puo morire sa d poterlo fare e dietro d lui nn
c sn lacrime ke lo danneranno e mentre la musica continua sento d non volere piu le mani e i piedi e le braccia e la pelle
e questi tasti li governerò col mio pensiero ke oltre
tutto vede e oltre tutti capisce anche dei nudi corpi è piu puro e l'amore più celebrale nn c'è ke l'odio per se stessi
ingoiando la mia pelle e sputandola trasparente forse capirò se c'è umanità in quel pensierpo ke m devastò l'anima trappassando tutto il mondo e facendomelo vedere più anima ke corpo perciò
nn rimase gran che ke se nn implorare ke
tutto fermasse tutto
e tra idanni del desiderio un uomo salvò la vita alla sua capretta ke per ringraziarlo lo baciò e da capretta divenne immortale senza vanna marchi