Non sia in parola il fatto trasportato
prima che il fuoco bruci la pelle,
non sia disincarnato.
Non sia il suo segno scorto trasmutato
astrattamente, almeno sia nel poco
di una voce o solo nella mente.
Sia pure una prigione di grafemi
che vuole la mia vita, sia però
dinamica e presente,
di polvere arricchita.