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Pubblicata il 14/07/2003
La pietra era immota.
S’udivano i corvi, non s’udiva il respiro
d’un uomo.
Eterno il Sepolcro, come i sepolcri
dei padri disfatti.
Dicono il vero quei che non sperano,
dicono il vero i padri disfatti?
Non si risorge dai morti, solo questo
desolato sapere sale dai tumuli
dei padri disfatti.
Fu vinto, ingannato.
Lo vinse il dolore, morì
per un barlume spento d’amore
nei cieli.
Dio si perse nell’essere uomo.
S’udivano i corvi, s’udiva il pianto
dei vivi.

La pietra era immota, come la morte.
S’udivano i corvi, s’udiva il pianto
dei vivi.
Perché piangete Colui che vive?
Voce d’angelo umile e vecchio,
nei cuori.
È risorto, e riposa nel buio
tra i sudari e gli incensi.
Troppo ha sofferto!
Croci di sangue e di ossa
nate da Adamo,
che esigono un Cristo,
troppo ha sofferto!
È risorto, riposa nel buio,
tende le mani come fa un cieco.
Lo vinse il dolore, risorse
per un barlume spento d’amore
nei cieli.
Attende, nel buio,
come fa un cieco.
Figli, nelle morte trascinate
le vostre reti vuote:
là, come un cieco,
vi precede il Risorto.
Accogli, Signore, i discepoli,
tra i sudari e gli incensi,
oltre la pietra immota come la morte,
gelida come la vita.
Accoglici, Dio risorto e sconfitto,
tra i sudari e gli incensi, dove
la morte s’inchina alla pace,
come la vita è prostrata al dolore.
Accogli, Signore, i discepoli,
tra i sudari e gli incensi,
nel dolce sepolcro dei vivi,
come accogliesti, bambino, i pastori,
nei giorni in cui solo la stella
si levava sul Golgota.

È risorto, in silenzio,
solo i corvi l’udirono.
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é meravigliosa,è una preghiera spenta,sembra una poesia di Poe.bravissimo

il 14/07/2003 alle 11:22

Il commento precedente non poteva essere più azzeccato , persino nella citazione di Poe...accidenti...questa non è una poesiuola fra tante ...è proprio un poemone a tutti gli effetti....è eccellente, superba, imponente, granitica come le tavole di Mosè, preziosa....forse troppo di qualità per questo tipo di palcoscenico, senza voler mancare di rispetto a nessuno ovviamente....ma hai provato a inviarla a qualche concorso di poesia? Io non sono un critico di professione ma ho la presunzione di ritenermi esperta quanto basta da saper riconoscere i fuori classe quando li leggo....auguroni allora....con ammiratissimo e stupito rispetto, raffa

il 14/07/2003 alle 12:51

Non posso che ringraziarti per le lodi che, fin troppo generosamente, profondi su questo piccolo scritto. In tutta sincerità, credo che tu stia esagerando. Non mi considero un grande poeta (nemmeno un poeta, anzi): scrivo a fini di catarsi, di purificazione interiore, principalmente. E, del resto, questa poesia in particolare è una mia "opera di gioventù", tra le prime da me scritte. Sono comunque felice che ti sia piaciuta, e ti ringrazio di nuovo, sentitamente.

il 14/07/2003 alle 18:52

Ripeto ciò che ho detto con la stessa, identica convinzione....anzi forse ancora più stupita dal fatto che dichiari di aver scritto questi versi in gioventù....sarà che io provengo da un sito dove invece le velleità di pubblicazione sono molto alte e c'è gente che si farebbe scannare pur di ricevere conferme del proprio talento di cui è, spesso acriticamente, convinta.....ma io ribadisco che questi versi meriterebbero di essere letti in contesti ben più importanti....in un concorso di poesia potresti toglierti qualche soddisfazione....ho letto schifezze passare per buona poesia, non vedo perchè tu non debba essere apprezzato...io ci farei un pensierino, auguroni!

il 15/07/2003 alle 13:03