Bianco smalto, luna di piombo.
Un lampo di palpebre,
un terremoto nelle membra
che scaccia il torpore.
Quel morso…quel morso.
Ed ero mela croccante
o un fascio di muscoli sciolti
o pronti a sciogliersi
per quel morso.
Quella saliva…
Avrei potuto affogare
e invece ero la valle accogliente per la cascata
e foglia, infine, bagnata di rugiada.
E quel dolore come spina nel fianco,
quel dolore che mi bloccava il fiato…
Ma quel morso,
da quel morso ebbe inizio…
In quel morso ero tua…