Rotola un topo,
le lettere si schiacciano a bordo,
risalgo la china verso un posto
che ha il nome di un verbo.
Si naviga
e quando sono in viaggio,
scotto.
La mia chiocciola raggiunge
il suo gregge di apparenze,
raccoglie il suo cestino di parole,
e rimuove quelle disabitate…
Scotto.
E quando scotto mi annullo
in un ciclope a cristalli liquidi.
Sono Nessuno.
Sono affacciata a mille finestre,
e ognuna sboccia con il tempo che vuole…
ma io non lesino il mio sguardo
e ognuna ascolto,
ognuna ammiro,
ognuna chiudo.
Poi "Terra!Terra!"…si attracca.
Così mi spengo…
e da fiamma torno colore.