PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/06/2003
Di te
ricordo
lo sguardo duro,
intransigente..
volevi che fossi perfetta
e di sorrisi
e carezze niente.
Di rado parlavi,
ti vedevo spesso assente,
persa nei tuoi pensieri
e la solitudine
mi mangiava il cuore...
pecora nera ero,
mi sentivo in colpa
e del tuo amore
non ero degna
quando le tue attenzioni
a mia sorella andavano,
tua copia fedele
nel corpo e nella mente.
Io non so chi ero
a quali territori appartenevo
e son cresciuta
grazie ad amori vicari,
ma era il tuo che volevo.
La ribellione
un giorno è scattata
e ho preso il volo
per altri lidi
ma la tua catena
per sempre è restata
a trattenermi
al fianco tuo, madre,
perché tu davvero
te ne sei andata,
in quel tempo lontano
ancor vivo nella mente.
Sulla tua lapide
raramente metto un fiore...
il mio non l'hai curato
e selvatico è cresciuto.
E quando in me
riaffiori come relitto
dai flutti
a fondo ti sospingo
e rinnovo la tua morte.
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Profonda e bella e triste , mareblu..mi hai ricordato vecchi dolori..
Ti abbraccio

Teresa

il 05/06/2003 alle 10:24
Tex

...quanta tristezza e quanta conseguente amarezza, amica mia, in questa tua confessione da cui traspare molta più sofferenza che durezza...
un grosso bacione
Ivo

il 05/06/2003 alle 10:50

ciao Teresa,
questa mia è uscita di getto dal mio cuore amareggiato...è una vita che volevo dire queste cose e non trovavo mai il coraggio....non è facile ammettere a sé stessi che la nostra madre non ci ha amati.

un abbraccio anche a te

marzia

il 05/06/2003 alle 13:48

è una sofferenza che non potrà mai estinguersi, Ivo...la sofferenza del reietto.

baci

marzia

il 05/06/2003 alle 13:49

infatti Banny non c'è cattiveria......solo tanta tanta sofferenza.

baci

marzia

il 05/06/2003 alle 13:51

....d'amaro sapor che non riesco a sciacquare
incido le lacrime nei miei cristalli di sale...

Durissima da far emergere ma...sentita dal profondo!

Ogni commento è superfluo...la poesia è bella per ciò che contiene!

Hola
Marco

il 05/06/2003 alle 15:30

grazie Marco,
si. è stata dura...e ogni altra parola è superflua.

baci

marzia

il 05/06/2003 alle 16:57

Leggere la tua poesia e pensare a mia sorella Paola è stato tutt'uno. Ogni dolore irrisolto rimane in noi per sempre. Ogni tentativo di rimozione non fa altro che enfatizzarlo, anzichè cancellarlo. Che fare allora? Non frenare il sentimento, sia esso l'amore sia esso l'odio. Odiare un genitore è terribile, certo, ma quando un genitore se ne va per sempre bisognerebbe forse trovare la forza di lasciar spegnere anche il nostro odio e il nostro dolore. Non è facile, lo so.
Fausto

il 05/06/2003 alle 21:35

ciao Fausto,
il mio ormai non è più nemmeno odio..e la sofferenza fa parte integrante di me. Ho odiato mia madre nella stessa misura con cui l'ho amata.....ma lei non ha amato me. Triste ma è così.
Queste mie parole pubblicate su PH sono state una catarsi....finora non sapevo nemmeno di poterle mai nemmeno pensare.

Marzia

il 05/06/2003 alle 22:42

Brividi amari...non ho parole..
Quanto hai sofferto..e quanto non vuoi soffrire ancora...ecco..quel che traspare...
Ti sono vicina .. anche perche' mi rispecchio in te ..molto!
Un abbraccio.ros

il 06/06/2003 alle 11:03

Ciao MARZIA ......ho pianto sulla tua poesia...... solo chi ha patito la fame d'amore, può capire la tua sofferenza..... sofferenza che ci resterà attaccata alla pelle e condizionerà per la vita i nostri rapporti affettivi con gli altri ,senza lasciarci possibilità di scelta ,perchè qualsiasi forma d'affetto
soddisferà .....la nostra fame d'amore.
Un abbraccio fortissimo..... GABRIELA.

il 06/06/2003 alle 11:49

ciao Ros, siamo amiche da un po'...ma ancora sappiamo molto poco l'una dell'altra......si, hai indovinato: non vorrei soffrire più, ma la ferita inferta è troppo vecchia e profonda per potersi rimarginare.

un abbraccio anche a te, cara amica e sorella.

marzia

il 06/06/2003 alle 16:44

facendoci soffrire ancora e ancora....perché appunto solo chi ha patito per mancanza del primo e più importante amore può comprendere veramente cosa significhi....è un vagare senza meta e senza consolazione....

un forte abbraccio, cara amica. TVB

marzia

il 06/06/2003 alle 16:48