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Pubblicata il 13/06/2025
Nell’Imago Sottintesa

Sottraggo ai gargoyles
i miei pensieri farfalla
che levitano leggeri
e asessuati nel cielo,
a scegliere nuovi nomi
alle stelle da evocare
in questa notte imbavagliata.

Occhi di tigre mi cercano,
preda di brama e bramiti,
mentre scalo il cubo stranito
dipinto di blu dalla mia penna
che ha perso l’inchiostro
sopra gigli e ninfee,
avvitate nello stagno opaco
dove freno i miei roghi.

La notte respira i peccati,
mentre isso la bandiera pirata
tra le mie bocche di fuoco.
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In questo testo, il poeta, si muove tra immaginazione e disincanto, avvolto da un'atmosfera notturna carica di attese frustrate. Aveva, forse, sognato una notte ardente, una fusione di corpi e desideri, ma che si ritrova invece in una solitudine straniante, immerso in visioni surreali che cercano di colmare il vuoto lasciato dall'assenza dell’altro.I "gorgoiles" – figure immobili e antiche – sono quasi i custodi di pensieri che l'autore cerca di sottrarre, come se volesse liberarsi da un tormento interiore, da un desiderio trattenuto troppo a lungo. L’aspetto "asessuato" del cielo accentua la mancanza di contatto, la sterilità di una notte che non mantiene le sue promesse. E mentre si cercano nuovi nomi per le stelle ,gesto di reinvenzione, gli "occhi di tigre" evocano la brama dell’altro, uno sguardo che resta solo immaginato. Il cubo dipinto di blu , simbolo di rigidità ma anche di introspezione, viene scalato con fatica da una penna ormai senza inchiostro: il linguaggio si esaurisce, come il desiderio non consumato. E attorno, la natura riflette questo stato d'animo: i gigli e le ninfee, tradizionalmente simboli di purezza e bellezza, sono immersi in uno "stagno opaco", privo di trasparenza, come una coscienza annebbiata dal desiderio frustrato .Nel finale, l’immagine potente della "bandiera pirata" issata tra "bocche di fuoco" suona come un gesto estremo: un’ultima sfida lanciata al silenzio, alla delusione. La dichiarazione orgogliosa e dolorosa di un amore che brucia ma non trova risposta, che vorrebbe esplodere ma resta trattenuto, frenato, forse tradito..Sei un maestro nel tradurre emozioni in immagini poetiche. Grande!Abbracci Ax.

il 13/06/2025 alle 06:59

Grazie Ninetta e tu maestra nell’analisi del testo, mi lasci sempre a bocca aperta. Un abbraccio grato

il 13/06/2025 alle 07:03

Io sono muto spettatore di tanta lava beneficache sgorga dal vulcano che già ho consacrato E pure ammirato da ciò che ne consegue a livello di commento da una mente pulita, sensibile e ordinata. A entrambi...

il 13/06/2025 alle 12:04

grazie carissimo, lieto per le tue parole che gratificano l'estro poetico

il 13/06/2025 alle 12:47

La doppia natura degli esseri umani , sospesi tra cielo e terra, impedisce una scelta definitiva ,è come se ci si volesse impedire qualcosa da cui si è fortemente attratti e si mortificasse uno dei lati della propria personalità . Ma chi lo ha detto che bisogna mettersi ‘’a dieta’’ quando non si desiderano che i dolci della pasticceria ?Anzi , il divieto accresce il desiderio e ‘’la penna perde l’inchiostro ’’ cioè non ha ispirazione , persa dietro ‘’gigli e ninfee /avvitate nello stagno opaco/ dove freno i miei roghi/’’. Quando uno considera la notte un tempo dedicato al ‘’peccato’’ e ricorre ‘’alle navi pirate ’’ per spegnere gli incendi alla fine mortifica una natura e l’altra ,limitandole .L’arte non può essere limitata da paletti che le impediscono di varcare i confini imposti da sé stessi. Vedi il tormento di Flaubert, autore di Madame Bovary, stretto tra i limiti del ben pensare e l’attrazione per altro . Bella, piaciuta Ti abbraccio Eos

il 13/06/2025 alle 13:35

Grazie Eos per i tuoi dotti riferimenti, su molte cose ti do perfettamente ragione, lieto che ti sia piaciuta, ti abbraccio Ax

il 13/06/2025 alle 15:24