Sei come i lumi della città
sulle nere acque del lago,
lo sciabordare delle onde
sulla sabbiosa riva di primavera,
come una figura tracciata sulla riva
dal rimestio delle acque
ti trovo e ti perdo,
pura emanazione di astro,
in un sol attimo effimera e tangibile
ombrosa e lucente
bellissima e indimenticabile;
venere, dai lidi nascente,
scompari altrettanto celermente:
a tratti vedo te sola
a tratti niente, la luce tua me ignora.
lo sciabordio incessante,
l'acqua che si riversa
danno novellla vita alla sabbia
che come nuova si crea
ma il tuo segno sparire non può
sicché il lido non sono io
ed il mio animo, guarire non vuol
neanche con questo sciabordio
tergersi dal tuo marchio
il mio cor deve
sparire il segno del pianto
da ogni del viso mio anfratto
come il Sole nel nero ciel alla Luna cade
così tu, tu sola, dal cor mio devi partire
se anche il dolore dovesse gettarmi nell'Ade
non è per morire, ma per rinascere e vivere
-Spiaggia La Punta, Lago di Como, 18/04/2025
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