PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/01/2025
Ferma l'aria intorno a noi
come un giorno saremo mai
viaggeremo con un’auto rossa verso il mare
avrai i capelli scolpiti e le labbra rosse d’amore
perduti per sempre e dannati all’oblio
i nostri figli si vergogneranno di noi
perché saremo ancora vivi
e faremo sconcia la vita
rinnoveremo i calendari dei santi
e non saremo più vergini né martiri
tracanneremo un sorso d’aria
da un bicchiere di coraggio
e saremo vivi, vivi, vivi.
sentinelle del sole che nasce
custodi delle lune di agosto
maestri delle sbronze d’amore
figli dei nostri figli
ci faremo rincorrere nei corridoi felici
delle case per anziani
perché solo noi vedremo il mare
che accoglie al tramonto
la tristezza delle bambine sole.
non ci saranno scadenze
se non i nostri respiri
che qualche felino conterà
e pillole amare che sputeremo in faccia felici
solo le mani da vecchi racconteranno
dell’acqua gelida dei Nebrodi
e della neve spalmata sui nostri corpi freschi di bambini
di un’epoca felice della sua infelicità
ricca della sua povertà
semplice della sua complessità.
saranno corse e saranno problemi
per chi ci dovrà fermare
per chi ci ricorderà le decine
e noi gli pisceremo felici sul mogano
sulla moquette di non sapremo più chi
di quegli strani personaggi che
ci verranno a prendere dalle nostre case e dai nostri ricordi.
non ci sono confini che non varcheremo
e dolore che non eviteremo piegando
sull’oppio e cavalcando onde di alcol
perché no?
perché non adesso?
per quale morale?

catania 25 gennaio 2025
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Questa poesia sembra esplorare temi di ribellione contro le convenzioni sociali, la celebrazione della vita e della memoria, ma anche il passare del tempo e la consapevolezza della propria esistenza ,della decadenza fisica e del confronto con le generazioni future. C'è un senso di rifiuto delle aspettative sociali, di voler vivere pienamente anche se questo significa essere visti come devianti o marginali. Eppure leggendo si assorbe un carico di energia pura, di vitalità Questa poesia mi ricorda un film che ho visto tanti anni fa:Cocoon. L’energia è molto simile a quella che si respira nel film, dove si esplora proprio il desiderio di sfidare le leggi naturali del tempo e della vita, di tornare a un'epoca di freschezza e vitalità, dove ogni momento sembra carico di possibilità. La poesia , in effetti, ha qualcosa di simile: c'è una ribellione contro l'invecchiamento, contro la consapevolezza della fine, e un desiderio di resistere a questa fatalità, di cercare di "vivere" fino all'ultimo respiro, come se ogni giorno fosse un'opportunità per tornare bambini, per riappropriarsi della bellezza e della felicità. Come in Cocoon, il corpo e la mente vogliono resistere, rivivere, scoprire, come se fosse possibile fermare il tempo o tornare a una giovinezza eterna. La poesia non solo celebra questo, ma ci invita anche a rifiutare l'idea di una vita che "decade" in modo passivo. In essa vi è un’esplosione di vitalità che non conosce limiti. Molto bella veramente.Saluti

il 26/01/2025 alle 15:51

Grazie Ninetta! Si è così, è tutto quello che ci hai visto, io ho iniziato in un senso e poi le parole si sono trovate da sole. Poi ho cambiato la chiusa, perchè mi sembrava spostasse troppo l'attenzione su temi a me caldi, io sono psicologo e mi occupo di dipendenze patologiche, così l'ultima strofa è così adesso: Non ci sono confini che non varcheremo e dolore che non eviteremo piegando sull’oppio e cavalcando onde di alcol perché no? Finché farmaco non ci separi. Ho visto anch'io questo film, probabilmente è anche la mia età che mi ispira a questi temi, che mi piace affrontare di petto. Grazie ancora Ninetta, saluti a te

il 26/01/2025 alle 20:27

Mi piace come hai cambiato la chiusa.Ciao a presto!

il 26/01/2025 alle 22:35