Questa poesia sembra esplorare temi di ribellione contro le convenzioni sociali, la celebrazione della vita e della memoria, ma anche il passare del tempo e la consapevolezza della propria esistenza ,della decadenza fisica e del confronto con le generazioni future. C'è un senso di rifiuto delle aspettative sociali, di voler vivere pienamente anche se questo significa essere visti come devianti o marginali. Eppure leggendo si assorbe un carico di energia pura, di vitalità Questa poesia mi ricorda un film che ho visto tanti anni fa:Cocoon. L’energia è molto simile a quella che si respira nel film, dove si esplora proprio il desiderio di sfidare le leggi naturali del tempo e della vita, di tornare a un'epoca di freschezza e vitalità, dove ogni momento sembra carico di possibilità. La poesia , in effetti, ha qualcosa di simile: c'è una ribellione contro l'invecchiamento, contro la consapevolezza della fine, e un desiderio di resistere a questa fatalità, di cercare di "vivere" fino all'ultimo respiro, come se ogni giorno fosse un'opportunità per tornare bambini, per riappropriarsi della bellezza e della felicità. Come in Cocoon, il corpo e la mente vogliono resistere, rivivere, scoprire, come se fosse possibile fermare il tempo o tornare a una giovinezza eterna. La poesia non solo celebra questo, ma ci invita anche a rifiutare l'idea di una vita che "decade" in modo passivo. In essa vi è un’esplosione di vitalità che non conosce limiti. Molto bella veramente.Saluti
Grazie Ninetta! Si è così, è tutto quello che ci hai visto, io ho iniziato in un senso e poi le parole si sono trovate da sole. Poi ho cambiato la chiusa, perchè mi sembrava spostasse troppo l'attenzione su temi a me caldi, io sono psicologo e mi occupo di dipendenze patologiche, così l'ultima strofa è così adesso: Non ci sono confini che non varcheremo e dolore che non eviteremo piegando sull’oppio e cavalcando onde di alcol perché no? Finché farmaco non ci separi. Ho visto anch'io questo film, probabilmente è anche la mia età che mi ispira a questi temi, che mi piace affrontare di petto. Grazie ancora Ninetta, saluti a te