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Pubblicata il 11/01/2025
Se proprio non potete farne a meno, disprezzate Egisto, schernitelo, insultatelo, ma non odiatelo, e soprattutto non giudicatelo un criminale, nemmeno potenzialmente, perché egli è totalmente innocuo, tuttalpiù piuttosto fastidioso, ma a parole, puramente, e deludente per la femmina che avesse riposto una qualche speranza in lui, ma d'altronde la delusione amorosa non è certo l'eccezione, ma la regola, in questo mondo, quali che ne siano le cause.

Ci conosciamo fin da bambini, era un brutto anatroccolo, poi durante l'adolescenza sbocciò in un meraviglioso Cigno, e tuttora, a cinquant'anni suonati, è un bellissimo uomo, affascinante, oltretutto di carattere mite e gentile, il quale, senza neanche cercarla, attira l'ammirazione delle ventenni, e fa sentire inadeguati i loro ragazzotti.

Purtroppo è tutto vano, la sua aspirazione all'amore è un'autentica, tormentosa Fatica di Sisifo, che a nulla può mai condurre, dato che dalla pubertà in poi è stato sempre posseduto da un Demone spaventoso, contro cui non esiste esorcismo: la Gelosia Retrospettiva, in forma patologica, gravissima, e con inversione dell'onere della prova.

Non appena si innamora, o anche solo si infatua, di qualche cavalla bipede, spesso ricambiato, o comunque avverte se stesso legato a questa persona, il Demone, sino ad allora silente, si manifesta in tutto il suo orrore.

Non che Egidio getti via una qualche maschera, o muti bruscamente il suo naturale modo di porsi, rimane sempre una creatura dolcissima e garbata, per quanto tale affermazione possa apparire paradossale, alla luce di ciò che seguirà, ma bisogna capire che in lui non si scatena la benché minima aggressività, neanche verbale.

Semplicemente accade che, divorato, torturato, straziato dal Demone che lo perseguita, tipo un alcolizzato, trova temporaneo sollievo solo nel vino che lo sta uccidendo, ossia, nella fattispecie, tenta di sfogarsi sottoponendo la morosa ad una sorta di "Terzo Grado", ma privo di qualsiasi analogia poliziesca, giacche', torno a ripetere, è assente qualsiasi forma di aggressività, o anche solo di pressione finalizzata ad ottenere una confessione.

Il suo appare più un lamento straziante, una lagnosissima nenia, tipo le preghiere monotone e interminabili che i bimbi vengono indotti a recitare nelle Scuole Coraniche, impossibile da arginare, e se improvvisamente il linguaggio assume connotazioni assai scurrili, chi lo ascoltasse capirebbe subito che non ci sono assolutamente intenzioni offensive, ma si tratta più di una regressione all'infanzia, e nello stesso tempo agli istinti primordiali, che esplode in una sorta di pianto greco, disperato, incontenibile:

"prima di conoscermi quanti c@zzi prendesti tu, dove li prendesti, nel duplice senso, ossia, nei cessi della scuola, fra le fratte, tra i vicoli bui, sui sedili delle automobili, negli alberghetti, ma sopratutto in quale fessura, bocca, fregna, culo, o il Tris, prendesti c@zzi a pelle, con sborrata libera, o col preservativo, li acchiappasti da uomini con cui avevi stabilito un minimo di relazione, e nel caso, con che frequenza ciò si verificava, da amici puramente di letto, conoscenti occasionali, o addirittura sconosciuti, ossia complessivamente tutti soggetti che si svuotavano semplicemente le palle gonfie e dolenti, ma soprattutto perché ti sei sottomessa a questi c@zzi, di qualsiasi misura fossero (per inciso tu prediligevi c@zzi lunghi e massicci, vero?), per amore purissimo, e nel caso, con che frequenza t'innamorasti, per mero godimento, per interesse, hai preso c@zzi da superiori vecchiaccci bavosi per fare carriera, o prima ancora, proprio per essere assunta, hai sempre provato piacere, o indifferenza, o talora ti sentisti disprezzata, derisa, umiliata, trattata come una cagna, o magari era proprio questo che ti eccitava, forse anche ricevere fortissimi schiaffi al culo conditi con insulti volgarissimi, ti sei mai accompagnata occasionalmente, prendendo c@zzi da persone celebri, ma a te sconosciute, tipo calciatori, cantanti, attori, pugili, attratta e allupata unicamente dalla loro notorietà, trattata naturalmente come carne da macello, ti sei mai ricucita la fica e il bucio del culo, magari più volte, bendata e con le narici tappate sai distinguere il sapore della sborra dei negri, rispetto a quella dei bianchi, e in che consiste la differenza, gentilmente mostrami i filmati dei tuoi accoppiamenti, sono sicuro che ne hai, hai un'idea anche solo approssimativa, di quanti c@zzi hai preso tu, in toto? Perdonami Amore, mi sento come divorare dalle fiamme, devo sapere tutto, tutto, di te, del grado di indole puttanesca, poi forse, lentamente, troverò pace, e potremo essere finalmente felici insieme......".

Per poi ripartire da capo come un disco rotto, all'infinito, finché la presunta stracciac@zzi non chiama la Neuro, ed Egidio si lascia docilmente e pesantemente sedare, e trascinare via in camicia di forza.

È una scena che si è ripetuta decine e decine di volte, ma il Trattamento Sanitario Obbligatorio non approda mai ad una terapia efficace.

Non c'è proprio nulla da fare, Egidio manda ai matti pure gli Esorcisti della Scala Santa, la Chiesa ha gettato la spugna da un pezzo, e, per quanto riguarda la Scienza, basti dire che un'illustre Primaria di Psichiatria si era perdutamente innamorata di lui, e le ha tentate tutte per salvarlo, con l'unico risultato di ritrovarsi lei in Manicomio da tre anni, causa atti autolesionistici, ne' si ha la più pallida idea di quando sarà dimessa.

Spesso, a tragedia consumata, giungo io a propormi come consolatore, con modi e toni melliflui, sperando in una scopata e via, ma sono veramente un cesso, e poi, non appena mi parte la benché minima erezione, attacco a scorreggiare fragorosamente, senza tregua, zolfo puro, puzzolente, nauseabondo......

Se tra voi vi è qualche Credente che ha un minimo di cuore, lo imploro, che preghi per noi mentecatti, oltre che peccatori, ed invochi la Protezione Divina contro la perfidia e la malvagità di Satana.
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Quello che descrivi sembra indicare una situazione molto complessa, caratterizzata da problematiche psicologiche gravi, come una gelosia patologica e una gestione disfunzionale delle emozioni e delle relazioni. In situazioni del genere, il trattamento dovrebbe concentrarsi principalmente sul supporto psicoterapeutico e psichiatrico evitando d’ interpretare i suoi comportamenti come volontari o intenzionali(turpiloqui, abuso di alcool), ma riconoscere che si tratta di una manifestazione della malattia. Sei stato molto bravo a descrivere nei minimi particolari la personalità di Egidio, il suo pensiero distorto ,la sua fragilità. Vedere qualcuno in difficoltà a causa di una malattia o di un disturbo, che porta a comportamenti che normalmente non manifesterebbe, può suscitare empatia e commozione. La consapevolezza che queste persone stanno affrontando una battaglia interiore spesso invisibile ci ricorda la vulnerabilità umana e l'importanza di rispondere con compassione piuttosto che con giudizio. È un richiamo alla necessità di offrire supporto, ascolto e risorse adeguate per aiutare chi si trova in difficoltà. Sono anch’io commossa.

il 11/01/2025 alle 22:19

Ti sono grato Ninetta, per la tua sensibilità e capacità di comprendere, oltre le apparenze.

il 12/01/2025 alle 03:08