Olbia era più poetica intorno ai primi duemila. la lunga via Genova e la strada che portava a Sa Marinedda erano popolate da lucciole bianche e nere, sembrava d’essere in un clima sempre notturno orientato da stelle libertine che battevano i marciapiedi di quelle vie,
nere nigeriane fluttuavano con quelle enormi natiche e seni esplosivi! Non erano figure degne d’un estetica pulita e trasognata. le più interessanti le lucciole dell’est, più care e più belle e malinconiche. erano tutte sulla soglia della tristezza camuffata da parole subliminali e minigonne di fortuna. le macchine passavano nervose, maniaccia, arzilli vecchietti rinvigoriti dal viagra, bastava la classica e prosaica agitata di mano a opera di qualche ucraina e pliff … arrivavano a un orgasmo che seppelliva definitivamente i ricordi delle care mogli defunte. O semplicemente ignoravano le loro consorti addormentate a colpi di xanax. Incamminati nel regno della perdizione e della tentazione oramai spedita grazie al progresso della scienza, la famosa pillola blu che prometteva e offriva garanzie ai bardi senili della notte. feriale festiva e soprattutto estiva. era questo uno dei punti cardine della città. e le prostitute innalzavano la loro lubrificata bandiera.