strabica e gongolante, la gatta morta sogna i pesci.
gli uccellini osserva cauta,sul terrazzo seduta, come biancaneve spera,che si posino sulla sua mano.
attende il principe blu,un puffetto poco astuto come lei.
nel bosco a scondizolare, a tarda sera se ne va,senza contare che il grande lupo,potrebbe aggirarsi tra quegli alberi ed aspettarla.
gli uccellini colorati,osservava sul terrazzo, i pesci rossi in un acquario,la osservavano sereni.
incapace di avere ciò che desiderava,le farfalle colorate molestava, i lupi sfotteva e crocchette scadenti assaggiava.
nessun uccellino,nessun pesce,solo il grande lupo, con i suoi canini abbaglianti,si trova davanti.
scondizola quanto ti pare,non hai fascino felino,a biancaneve non puoi somigliare,ma della nonna di cappuccetto rosso,la fine puoi fare.
magari il lupo è una strega nera,che ti sistema per le feste qualche sera.
le gatte morte,sono tristi e incomplete,vagano come anime in pena,osservano uccellini spumeggianti e pesciolini sciocchi,sono a caccia di consensi, di complimenti, del puffo blu che capita per primo.
magari incontrerai pure il simpatico pagliaccio dentro al tombino, che ti dirà dolcemente, se ti va una bella badilata sui denti.
ma ora,dormi a cuccia,sere-na