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Pubblicata il 27/11/2024
Per tutti i tuoi anni
un cuore rimasto nell’ombra,
fermo, discreto,
come una sorgente sotterranea
che scorre senza luce.
poi, una crepa nel silenzio:
il battito inciampa,
si fa tamburo spezzato,
un volo d’uccello ferito
che sbatte nel petto.
fibrillazione, ti dicono,
e il cielo si sfalda,
le nuvole crollano giù
come vecchie mura,
ti lambiscono la fronte,
fredde, insidiose.
cerchi risposte
nei ricordi ammucchiati,
tra le pieghe di giorni
come tanti e lasciati indietro.
ma il filo non si ricompone,
solo frammenti:
età, destino, echi sbiaditi.
resta il cuore,
irrequieto come un tamburo stanco,
a ricordarti che il tempo
è un artigiano silenzioso
e ogni battito un colpo di scalpello.
vorresti pace,
un soffio che scacci via
questo vento di dubbi.
e mentre lo chiedi,
nel fondo dell’ombra,
s’alza un altro ritmo,
quello di una mano invisibile
che tiene il tuo cuore:
chi lo ha plasmato
dalla polvere e dal respiro,
chi ha inciso in esso
la legge del tempo
e il segreto dell’eternità.
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Il cuore inteso sia come organo fisico che come simbolo di vita, memoria e destino. Il battito del cuore che come un tamburo scandisce il passare del tempo, una fibrillazione che risuona nei ricordi e nelle esperienze accumulate nell'arco dell'esistenza. Una lotta interiore un desiderio di pace e serenità che si scontra con la voce inesorabile del tempo e delle sue leggi IL battito è il simbolo della trasformazione, la mano che tiene il cuore suggerisce una forza superiore forse il destino o la consapevolezza universale che agisce senza che ce ne rendiamo conto. Saluti

il 27/11/2024 alle 20:50