Nello stato impenetrabile della notte
il vitello d’oro nello squarcio di incantesimi
si arrampica nelle trame di ombre che danzano
sotto il pallido sguardo argenteo della luna
un’essenza racchiusa nello scrigno con le mani
nel volteggio del cielo mentre plana elegante e
scrive il destino di anime smarrite che
emergono gelide come il manto d’inverno
tra le braccia del vento senza confini e quando
la falce si riflette là dove la porta si apre
nelle tinte di ogni stella una guida nell’oscuri
lidi ancora da scoprire delle impronte in divenire