C'era sul volto di lei,l'ombra di un segreto,o forse di una vecchia e lunga storia incredibile e dentro la sua anima, un'oasi senza pace.
ma magari,era solo un'ipotesi,o uno strano tipo di maschera,che non può cancellare,la solitudine.
c'era sul volto dell'altra,un velo rosso e lo specchio ovale, tentava,di penetrare in quel profondo tunnel di plastica e dai suoi occhi, cercare l'ingresso, che portava alla sua anima.
e lui, in un angolo,si sentiva trascinato magicamente, giù in un futuribile,universo alternativo.
poi, nasce piano dentro di lui,la risposta a quel mistero, che striscia lentamente crescendo come edera e toglie il respiro.
poi d'improvviso,si accende un'idea invadente, ma la nasconde nuovamente.
lui sa,o forse non sa il perché? O sarà il tormento infinito,del suo psichedelico inconscio?
tra i capelli lunghi di lei e quelli ricci dell'altra, un'immagine distorta.
sarà forse un'ancora di salvataggio,per trovare la maniera di sopravvivere a chi ci vuole male.
notti di speranza nei dialoghi,davanti allo specchio che osserva,quel trio e quel gioco crudele.
le loro menti stralunate,forsennate e un po' insolite, immerse nella notte, tra visioni antiche,
cercano quel sole d'inverno, capace di infiammare i ghiacciai.
e poi gli amori, i sospiri sospesi che non cadono mai.
lui,lei e l'altra, penetra lo sguardo dentro ai loro cuori bugiardi.
e i loro sogni segreti, non si accendono più,solo salti infiniti, verso un nero profondo.
davanti al trio, lo specchio diviene occulta rivelazione,mentre appare una frase, nel suo ovale riflesso: Ben saldati i vostri piedi,divenuti di piombo.
solo tre cuori oscuri e un girotondo a vuoto.
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