Nei colori estivi della sera ci cercavamo
il muro di cinta complice ci aspettava
non sentivo mai i tuoi passi
arrivavi leggera preceduta dal profumo di glicine
amavi portare sempre con te una sua infiorescenza lillà
mi sorridevi appena e con la mano ti toccavi le labbra
avevi messo per me Il lucidalabbra
ardito trucco da quindicenne
il farò all'imbrunire si accendeva di luce arancione
ricordo il rumore meccanico della ghiera sulla pietra
ma se poi mi innamoro dicevi seria
la luna ti illuminava gli occhi
profondi come il mare dove mi hai insegnato a nuotare
il glicine della casa al mare è cresciuto diventando donna
adesso comando la luce respirandoti