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Pubblicata il 02/08/2024
vivo fuori di te

ricorda, ricorda e ricorda ancora.

non so come, ma, taniche di metanolo,
i tuoi occhi densi di nebbia e di brina invernali, continuano a bruciare
senza rimedi i contorni di zinco della mia cassa toracica;
non so come, ma, i tuoi sorrisi da cartone animato
mi rincorrono nei meandri scomodi delle stanze scure
dove mi nascondo, quando i cieli, annoiati, in piedi, aspettano l’autobus.

non so come, ma, vorrei essere
rabdomante che conosca ciascun centimetro della tua pelle,
per saper scovare, in ogni istante, dove il tuo stupido cuore
stia spruzzando gocce di fragola, e di spumante.

questa vita frenetica e precaria piena di casini
non ci dona, quasi mai, momenti di tempo per guardarci dentro:
ora, mi fermo, ti contemplo, vedo il tuo cuore,
sbranato dai cani e dalle cicatrici,
e vorrei, vivere, sempre, dentro di te.

[Riserva indiana, 2007]
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