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Pubblicata il 13/07/2024
Nella rete della mia musica di Sabina Spielrein
 
nella rete della mia musica
c’è il tuo sogno
le cose in te nascoste
si denudano
sbattono sulla finestra
si ancorano al cielo
tempo lungo in sé assorto
contorni che tentano
di saltare via.
sbrigliato
al mio cuore in musica
ti accordi, delirando
in danze di forze
che nulla trattengono:
nel va e vieni
un’immagine penetra
arco dell’alleanza
nome di un rosario
battito frenetico seduce
uccide come veleno
dietro il velo.
 
 
[fonte:https://www.larecherche.it/testo.aspid=54548&Tabella=Poesia] con indicazione del copyright.
 
il testo è inadeguato ai canoni di una «forma-poesia» tardomoderna. I versi brevi sono il sintomo dell'incompetenza dell'autrice a misurarsi col verso: un verso di due vocaboli non è verso breve. Il verso di due vocaboli è mero inserimento di vocaboli a caso, senza un'organizzazione sintattica. Il testo della Spielrein non ha nessun «referente oggettivo», e si inserice nella pseudo/arte «metafisica». Non esiste una gabbia metrica: non si chiede alla Spierlein di scrivere in trimetri giambici o in scazonti (che l'autrice certamente ignora); l'uso dell'endecasillabo rolliano, in assenza della attitudine a utilizzare la rima, avrebbe garantito al testo un minimo ritmo. La deittica, le illocuzioni, le presupposizioni, le implicazioni, le implicature, si mostrano inesistenti, in versi vuoti di contesto. La violazione di ogni norma della semiotica contemporanea crea un «non-senso» artistico, caratterizato dall'assoluta assenza di un «significato oggettivo». Il testo ha il valore del bugiardino del Brufen (ibuprofene), senza avere l'energia di trasformarsi in pop art e di lanciarsi Oltre il Brillo box.
 
per evitare, data la mia esperienza limitata come critico letterario (200 recensioni in rivista internazionale), di misconoscere un capolavoro d'arte contemporanea, facendo torto all'autrice, ho chiesto consulto ad uno dei maggiori critici accademici e docenti universitari di Letteratura Moderna, A.B.
 
segnalo, dunque, con massima onestà intellettuale, la valutazione (vicina alle mie opinioni) di uno dei maggiori accademici e critici letterari italiani, fondatore dell'Atlante dei poeti italiani contemporanei, sull'intera attività letteraria di Sabina Spielrein:
 
 
«Caro Ivan,
dopo la lettura di due righe di questo para-testo mi affido, in pieno, alla tua recensione. Attualmente sto organizzando un seminario su Pascoli e non ho tempo da buttare nel commentare stupidate tratte dal web, no-where zone di dilettanti e incompetenti. Non conosco assolutamente il sito in questione, non degnandomi di frequentare social e esordienti indignitosi e disperati, sempre disponibili a chiedere favori e aiuti. Questo sito mi appare inutile: non conosco nessun membro della redazione, non essendovi poeti di livello medio.
un abbraccio
alberto».
condivido tassativamente la valutazione di A.B. sull'attività di Sabina Spielrein.
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Sabina Spielrein, alias Sylvia Plath, alias Giulia (x).

il 13/07/2024 alle 15:41