Sono uno che si sente un re che possiede l'intero universo
a volte mi viene in mente di essere un nulla infinito
altre volte non vedo l'ora di avverare finalmente ogni mio sogno disperso
certe volte vorrei urlare disperatamente come se fossi un cane ferito
sono uno che si sente schivo e rinchiuso in una gabbia di incertezze
a volte mi compiaccio di essere estroverso e di trovarmi dovunque
altre volte mi scompiglia l'idea che io sia intrappolato in una ragnatela di amarezze
certe volte mi affascina il fatto che io sia uno qualunque
sono un nessuno che non sarà mai ricordato né apprezzato
a volte mi sento trasparente come un libro aperto da sfogliare
altre volte sono come chi nuota contro la corrente che all'ignoto sarà portato
certe volte sono misterioso come una criptica conchiglia da decodificare
sono un nessuno che sogna di essere uno a cui ci si tiene molto
a volte mi sento un dono divino che viene malricevuto
altre volte sono troppo profondo e poco serio che dalla mia bivalenza l'altro viene travolto
certe volte divento terribile ed intollerabile come un castigo mai avuto
sono io centomila persone negli occhi della gente
a volte mi sento un immortale il cui nome non sarà mai cancellato dalla pagina dei ricordi
altre volte sono un effimero vagabondo senza meta che erra nelle aspettative altrui con la mente
certe volte sono così perso in un mare di confusione da essere etichettato dagli altri come uno dei balordi
sono io centomila uni in un uno solo che sogna di essere benvisto dagli altri
a volte vorrei essere uno che lascia il segno o un nessuno la cui traccia di passaggio è irriconoscibile
altre volte mi sento circondato da pochi volti e da tante maschere in questo mondo pieno degli scaltri
certe volte mi auguro di essere ognuno solo per far rima col prossimo o qualcuno per essere distinto ed insostituibile