..del suo passo sempre misurato
e dei piccoli rituali di ogni giorno
mentre scende il suo caffè macchiato
lei controlla cos'ha preso a mezzogiorno
del suo naso impertinente e birichino
avamposto per fiutare sensazioni
della sua risata di uccellino
che fa accendere le luci dei lampioni
di quegli occhi che prendono in ostaggio
poi d'un tratto cala gelido l'inverno
che fa niente se là fuori siamo a Maggio
non lo sai che sei un numero d'interno?
delle mail che scocca come frecce
e raggiungono solo chi le sente
emozioni dispensate al contagocce
per fare finta che non sia successo niente
della sua natura riservata
di curiosa e attenta osservatrice
nel suo fingersi disinteressata
nel pensare sempre a ciò che dice
di quell'arte nel metterti alla prova
le sue frasi sempre un po' da decifrare
ogni giorno un'esperienza nuova
e la gamba avanti e indietro a dondolare
della sua timidezza razionale
che raffredda ogni possibile scintilla
sa evitarti per non farsi male
se è diamante anche nel ghiaccio brilla
del suo tono austero e risoluto
l'estrazione longobarda ha il sopravvento
poi magari quando ha un po' bevuto
alza un braccio e va in isolamento
della sua uniforme inamidata
che ogni tanto ho provato a sbottonare
giusto il tempo per 2 lampi e una risata
mici mici, siam qua per lavorare!
quegli appunti sparsi sulla scrivania
il rigore dei conti a inizio mese
la sua anima di gioco e fantasia
e le calze di color turchese
per "capriccio" ti concederà di uscire
non lo prendere come un buon auspico
solo 2 parole vuol sentire :
"Piacere, capoufficio"