Il primo riflesso che si accende fulmineo come un morso strisciante nell'anima del soldato che si scontra col profondo attimo in cui nulla si muove e ne respira l'odore annerito sprigionato dal disordine,
sulle rovine inerti di occhi svuotati dal vivo orrore nell'orfana espressione persa del suo compagno d'armi che fissa il silenzio della rigida morte, freddato sulla nuda fronte dal freddo dardo
di un glaciale cecchino
dal solitario sangue di rettile
e la levigata mira di ghiaccio, facendo schizzare fuori a brandelli la vita del compagno d'armi con cui ha condiviso calore fraterno
e il peso delle fatiche,
ricordi futuri e sogni passati,
sudore infangato di sangue,
buffe lacrime e risate nostalgiche ,
il primo pensiero istintivo,
quello che uccise ogni dubbio
e gli fece capire
di appartenere anch'esso
a pieno titolo alla razza umana,
è stato :
meglio a lui che a me!
il secondo quello
di svuotargli le tasche.