Questa magia che vedo negli altri non riesco a toccarla quando ti ricordo. Sei un'immagine di verde lontano, ammirata da un grattacielo, e provo a richiamarti osservando fuori dalla finestra attraverso il vetro di una bottiglia di vino rosso. Mi sfiori velocemente come un brivido lungo la schiena, incessante e eterno. E non ho la pazienza di spegnermi tra le coperte per non ritrovarti avvolta da un desiderio che sfuma sempre di più dentro di me ogni giorno. Sei il sole che mi riscalda e mi acceca, mentre cerco rifugio tra le tue braccia come l'ombra d'estate. Credo in noi perché del resto non mi fido, ma tu non ti sei mai fidata di me e probabilmente non lo farai mai. Scrivo di te mentre nella mia mente ti immagino con colori che non esistono, colori che non vedrai nemmeno se ti scatto una foto.