Il miracolo dei tempi d'oggi
è quello di avere tutto il sapere
del mondo, concentrato in un foglietto
di metallo e circuiti elettronici
così compatti, da essere in grado
di spiegarti, in un magico istante,
tutta la filosofia di Hegel:
così passi una mezz'ora infinita
a cercare di districarti, in mezzo
ai reticolati e ai fili spinati
della religione soggettiva
che, però, è anche oggettiva,
e dell'Assoluto, che è unione
di finito e infinito, ma anche
non unione, e cioè opposizione
dei mondi finito e infinito...
alla fine della lettura infinita,
massacrato dal filo spinato,
e lordato senza pietà alcuna
da questo tsunami di diarrea mentale,
sollievi gli occhi in cerca di ristoro
e lo sguardo stremato si posa
su di una donna bionda e giovane
accovacciata sulla spiaggia, in cerca
delle conchiglie più preziose e belle.
allora ammiri l'eleganza dell'arco
delle piante dei piedi, sollevati
a sostenere il violoncello tondo
delle sue pelvi, cassa di risonanza,
arrea sublime fatta di carne e ossa
nella quale risuona il contrappunto
della sinfonia divina della vita,
scandita nel tempo dal ritmo mensile
in cui si fondono tesi ed antitesi,
a partorire il frutto della sintesi:
solo che il frutto è vivo, non è nato
morto monumento alla superbia
di chi disprezza la filosofia più bella,
quella pensata da un Filosofo
infinitamente più brillante, perché
più semplice, e più ricco d'amore.