Sono venuta a te,
senza portare alcun dono.
sono venuta da lontano, molto lontano.
e il mio incedere ora...
con scarpe leggere come farfalle.
si ferma il mio respiro, proprio qui.
mentre tu guardi la mia anima un po' arrugginita,
io bevo un sorso d'acqua e ti contemplo.
vorrei liberarmi delle mie solitudini,
ma non si può lottare con le nuvole.
e ho solo cataste di versi da ardere
e nuove ancora da scrivere.
tu mi offri sempre un rifugio o un fiore.
ogni volta.
grazie mondo,
per queste mani piene di pioggia,
e la speranza nel domani.
ti accarezzo dolcemente e torno a casa.
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