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Pubblicata il 25/10/2023
Vago stranito su ciottolati
ai margini di redole erbose
attorno a me vive la pace,
è come se all’improvviso
ogni rumore si sia placato
anche la luce or sia fioca
all’albeggiare del giorno.
un fresco tardivo zefiro
mi accarezza il viso
e ogni pensiero si espande
verso l’infinito
mentre quel preticore
ora esplicito, ora latente
si percepisce nell’aria
dato dall’improvviso e remoto
scroscio di pioggia.
in attesa dell’andante autunno
vago con passo silente
e tutto diventa luce
ora che anche il giorno
ha deciso quel ch’è vita.

© Saverio Chiti, 1 ottobre 2023
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vabbè non riesco a modificare... "petricore, anziché preticore"

il 26/10/2023 alle 07:34