Come la rapida cavalcata del fiume, che si getta in piena nella cascata , così ormai fuggono via le stagioni.
da quando il dimenticato tempo ha
scavalcato il tempo che mi attende sono diventato intollerante alle banalizzazioni .
e quando la quotidiana martellante pioggia , gelida come la semplificazione ,
si fa pesante e pietrifica le tonalità,
quando grigie raffiche di vento
mi circondano , scolorendo la vista ed esasperando l'udito , facendomi girare di spalle ,
quando mi rende sordo anche al più limpido richiamo,
allora mi riparo sull'arcipelago della poesia , nelle sue labirintiche foreste dagli alberi immortali che guardano in alto ,dense di nascosti colori dalle sfaccettature più profumate .
e i versi ,fluttuando come onde si infrangono , l'una dopo l'altra, sulla spiaggia dalla pelle dorata dove il sole mi siede accanto e le spalle mi avvolge coi suoi liberi raggi.