ci sono note
che il cuore non risuona e il vento ignora.
canzoni che si riempiono di sabbia
in un angolo nascosto della via,
aspettando un bandoneon,
e una voce arrochita
di xeres e sigarette.
aspettano un viso che conosca
il pianto,
un cuore in cui pulsi la passione.
ahi,
com’ è difficile cantare
nei giorni freddi di gennaio.
ahi
bella fanciulla,
che danzi sui tacchi a spillo
della festa.
hai occhi neri e pelle di luna
e un ricordo di mare fra i capelli.
chi rapirà la tua tristezza?
non il poeta
che la tristezza abita e non ama.
non il cantante
che la tristezza canta,
ma non vive.
forse lo zingaro,
sul carrozzone tintinnante
di nebbia e sogni di bambino.
ti porterà lontano,
fra le nuvole e le stelle
dove il tramonto s’ incontra con la sera,
dove passano i tram
fra i pini e il lungomare
nel paese allegro di Nonsodovè
e ti insegnerà finalmente a ridere
e a cantare.
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