emozioni inconsistenti,si intrecciano
in luoghi astratti.
su un trono di rose appassite ,la meretrice occulta, impavida, scuote il suo sonaglio a tempo.

una sinfonia stonata, per personaggi spenti.

assiste alla scena, il pagliaccio triste, seduto su una scala obliqua.
la meretrice scalza, volteggia senza grazia, pronunciando desolanti poemi,con incoerenza e pigrizia.
il pagliaccio azzarda, un suono semiserio col suo violino,ed alza il tono tra un volteggio ed un pliè.

dissonante orchestra, per un dozzinale, siparietto a luci rosse.

la meretrice triste, perduto il suo falso sonaglio, siede sotto una pioggia di spilli.
silenti lacrime,fanno da compagne,al pagliaccio,
che ha perduto ormai, le sue sillabe magiche e viaggia verso mete scialbe.
la meretrice,ormai sola, intona una nenia amorfa.

"Ed il pagliaccio triste,nel suo circo ritornò".