Andato, andato…
perduto è il tuo bel viso…
rimpianto e struggimento,
sorriso che non dimentico.
la tua calda ebrezza!
m’ è galoppato accanto,
nei giorni di primavera
ha stretto nella morsa
un furore affamato.
sospiro, ora, una carezza
e qualche raro ardore…
scivola densa la nostalgia…
zucchero d’oro bruciato,
mentre i tuoi panni usati
ripongo nel cassetto.