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Pubblicata il 25/08/2023
Batte la fiacca il villano

della selvatica terra;

scrolla le spalle invano

pronto a marciar' la guerra.

sopra l'esiguo raccolto

canta la capinera

per cinguettar' a tutti

cent'anni fa com'era.

vola!

vola da valle ai colli,

vola sui tetti spogli;

di' col tuo grido colto

quanti gli amari lutti.

vola dai tuoi fanciulli,

vola senza vagare;

scalda quei magri pulli

senza fantasticare.

vola dal pettirosso

spiega che il fatto è grosso;

senz'api nè alveare

non si può più campare.

vola e vieni da me!

io ti dirò perché

in questo mondo tondo

è sempre meglio amare

anziché disperare

nel profondo blù stellare.
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